to be a mom, to be me

“La mia amica mamma è una palla”

Ottobre 31, 2013

Se la tua amica è diventata mamma (a differenza tua) e ti è capitato di pensare di lei che “non sia più quella di una volta”, forse hai ragione.

Però ci sono alcune cose di cui dovresti tener conto, a prescindere.

1. Quando avrai anche tu un bambino, tutto ciò che è venuto prima e tutto ciò che verrà dopo, ti sembreranno cose senza importanza. Il tuo bambino balzerà in testa ad ogni classifica e ti dimenticherai di te, di tuo marito, delle tue amiche, dei tuoi genitori, della tua estetista e della tua parrucchiera.
Quindi non giudicare troppo frettolosamente la tua amica: non ti ha dimenticata, non ti ritiene meno importante di prima, è solo che sta facendo i conti con qualcosa di veramente enorme. Sta sperimentando una gioia sconfinata, ma anche tantissime difficoltà quotidiane: fai conto che stia riscoprendo e riscrivendo il (suo) mondo da capo; abbi la pazienza di aspettarla, perché una volta rimessi a posto tutti i pezzi che la circondano più da vicino, arriverà a ricollocare anche te, restituendoti la tua importanza.

2. Non ti aspettare che tutto sia come prima, perché non lo è. Non ti aspettare che la tua amica ti faccia le telefonate che ti faceva prima, non ti aspettare che abbia la stessa leggerezza. La tua amica è piena di paure, di ansie, di insicurezze, di responsabilità. E ha tanto bisogno di essere coccolata: anche se non capisci esattamente cosa le passi per la testa, anche se pensi che tu non ti comporteresti così e che tu reagiresti in maniera diversa alla maternità, cerca di lanciarle dei segni.
Falle capire che ci sei, che sei lì, esattamente dove sei sempre stata, e che se ha bisogno di te basta un cenno.
(E intanto prendi appunti, fidati. Non è mai come te l’aspetti, e ti potrebbe essere molto utile avere vissuto di riflesso questa esperienza: se saprai approfittare dell’occasione, la maternità non ti coglierà impreparata.)

3. Sebbene sia assolutamente condivisibile la tua insofferenza verso la monotematicità delle conversazioni attuali con la tua amica, e sebbene sia universalmente riconosciuto lo scarsissimo interesse, fuori delle mura domestiche di pertinenza, dei dettagli su prodezze, evacuazioni, puzze ed anamnesi di un neonato, porta pazienza.
Ti ricordi quando al liceo ammorbavi la tua migliore amica con i mille dettagli sugli sguardi, reali o immaginari, che ti indirizzava quel tipo della 3C di cui eri perdutamente innamorata? Ti ricordi come la tediassi quotidianamente con la cronaca puntuale dei suoi spostamenti, delle vostre telefonate e di tutto il tumulto interiore che queste ti provocavano?
Ecco, sappi che la relazione della tua amica con suo figlio sta attraversando giusto la fase dell’innamoramento: abbi dunque pazienza, ci sono ancora una quantità di argomenti di cui la tua amica amerà parlare. Lasciale lo spazio per verbalizzare tutto il suo amore e poi conducila per mano, con garbo e astuzia, verso argomenti di comune interesse: in un attimo vi ritroverete in una di quelle conversazioni di una volta, di cui entrambe sentivate la mancanza.
(E intanto prendi appunti anche su questo, fidati. Ti saranno utili quando ti troverai nella medesima situazione: un neonato è uno sconosciuto che arriva dal nulla con un bagaglio decisamente importante. Se presterai attenzione, non ti coglierà impreparata.)

4. Anche se è vivo nella tua mente il ricordo delle vostre scorribande notturne, che non finivano mai prima delle 3 del mattino, sappi che la tua amica adesso, pur sveglia fino a notte fonda, ha perso il gusto per le ore piccole. In quelle ore preferirebbe dormire, ma spesso le è impedito, perché quel nuovo arrivato (quello del bagaglio importante), la tiene sveglia con ogni scusa possibile e impossibile fino a tardi, e la costringe ad alzarsi presto la mattina.
Non giudicarla una sfigata perché alle 21 non desidera altro che andare a letto. Non pensare che sia per scarsa volontà che si rifiuta di portare il pupo all’aperitivo, soprattutto perché i vostri aperitivi non cominciano mai prima delle 19:30 (ora in cui verosimilmente la tua amica ha attualmente già digerito): scoprirai a tue spese l’effetto detonante che può avere il condurre un neonato in un ambiente vivo e attivo appena prima di cena. Ci saranno i fuochi d’artificio, ma non ti divertiranno per niente.
Prova a fare un sacrificio: una volta ogni tanto tirati su dal letto prima delle 13 di domenica mattina e invita la tua amica a fare brunch con te.

5. Quando la tua amica si lagna del marito/padre-di-suo-figlio, quando ti sembra assomigli alla peggiore delle caricature di casalinga frustrata in deficit di attività sessuale, quando ti verrebbe da dirle “ma se ti fa tanto incazzare perché ci stai insieme, allora?”, fermati. Tu che sei ancora libera come l’aria, o alla peggio sei fidanzata ma non convivi, tu non hai ancora la minima idea di quanto impegno ci voglia per tenere in piedi una relazione/famiglia che duri. Non è sempre vacanza, non è sempre sabato sera. Quando poi arriva un figlio la faccenda si complica, perché una coppia sono due persone, ma improvvisamente compare un numero tre a cui bisogna trovare una collocazione.
Per quanto disperata, insoddisfatta e nevrotica ti sembri la tua amica non affrettare il giudizio. Lei non lascerà il marito, anzi, lo ama da morire. Lui non è un mostro ma semplicemente uno che cerca la bussola.
E tu non hai in tasca tutte le risposte, anzi, probabilmente ignori ancora le domande. Ricordati che un cuore spezzato non è l’unica cosa per cui si possa soffrire in amore.

(Il dritto della medaglia, lo trovate qui)

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  • acciaio73 Ottobre 31, 2013 at 6:36 pm

    Cara AMICA di questa nostra mamma/nonsolomamma/ a cui siamo in tanti affezionati, hai capito il messaggio?
    Ce n’è d’amore in questa ragazza.
    🙂

    • Silvia A. Novembre 2, 2013 at 9:33 am

      E tu sei un balsamo per il mio buonumore!
      <3

  • “Le mie amiche sono sparite”. | mammaduepuntozero Novembre 22, 2013 at 11:12 am

    […] rovescio della medaglia lo trovate qui) Credits foto: Lucia […]

  • "Le mie amiche sono sparite". | meduepuntozeromeduepuntozero Dicembre 8, 2014 at 11:09 pm

    […] rovescio della medaglia lo trovate qui) Credits foto: Lucia […]

  • Amiche | Me Due Punto Zeromeduepuntozero Marzo 20, 2015 at 12:57 pm

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  • È stato terribile diventare madremeduepuntozero Settembre 22, 2016 at 10:34 am

    […] Non avevo i colleghi con cui scambiare chiacchiere. Non avevo una rete sociale e familiare intorno, tutti impegnati a dipanare la propria vita incasinata. Non avevo amiche: se sei la prima a figliare del tuo gruppo perché – brava bravissima – li fai da “giovane”, fai fatica a trovare solidarietà nel tuo gruppo di prima. Fai fatica a far comprendere il tuo nuovo status e l’urgenza che hai di parlare di quelle cose di cui non interessa a nessuno che non sia una madre nei primi mesi di vita di suo figlio. Un po’ hanno ragione loro. Un po’ hai ragione tu. […]