Voglio una routine. Vi prego. Una qualsiasi.
O magari questa:
Un caffè sempre nella stessa ora, nello stesso bar, con lo stesso barista che ti saluta nello stesso modo. E la macchina parcheggiata nelle righe blu, ma senza tagliandino. Sempre.
L’ora del pranzo che scappa via così veloce che lo stomaco non ha neanche il tempo di brontolare, e quella della presa a scuola che ti piomba addosso fra capo e collo, che hai appena il tempo di premere log-out sullo schermo del piccì.
Iniziare a preparare la cena sempre alle 6, finire sempre alle 8, sedersi alla scrivania sempre alle 9 e costringersi ad andare a lavare i denti alle 23, così poi quella bocca fresca ti consente la libertà di un’altra manciata di minuti sul telefono, a perdere tempo sui social.
Quel tempo che non hai mai, specie quando si ostina ad essere così disordinato.
Dentro la routine tutto è ordine, fuori della routine annaspo io, in balia delle mie figlie, e annaspano loro, in balia delle mie urla e dei cedimenti di nervi, di quando proprio non le sopporto e le trovo persino antipatiche.
Certo, potessi scegliere, ne pescherei un’altra, tra le routine che conosco.
Questa per esempio: colazione, passeggiata, giochi in spiaggia, pranzo, riposino/tempo per me, passeggiata, giochi in spiaggia, cena, nanna/tempo per me. Tipo così.
O questa: colazione, passeggiata, giochi in giardino, pranzo, riposino/tempo per me, bicicletta/monopattino/cavallo, cena, nanna/lettura. La facevo qui, l’estate scorsa.
Se dovessi inventarmene una nuova non saprei da che parte cominciare: sono così tante le vite che vorrei vivere e gli scenari i più disparati. Ora però me ne basterebbe una qualsiasi.
Noi mamme siamo un po’ come i matti, abbiamo bisogno di una routine per non dare i numeri.
(E quante volte lo diciamo, d’altra parte, “Mi fai diventare matta!”)
Anche io schiava delle routine!
Più che schiava, libera *grazie* alla routine…
🙂
oh sì. si dice tanto che la routine serva ai bambini. Io credo serva molto più alle mamme che così da meno matte fanno impazzire meno i figli. Ma ci sono cose che non si possono comprare vero?! Pensa che bello lo store di routine, vai scegli la tua paghi ed è fatta.
Era giusto il desiderio che avevo. Anzi, avevo proprio scritto “dove si compra?”, poi l’ho cancellata per mere ragioni di ritmo e sintassi…
😉
l’unica routine garantita al cento per cento da queste parti è quella dei capricci per vestirsi al mattino e prima del bagno la sera. ecco potrebbe succedere l’apocalisse, ma da quelli non scappo. e ultimamente scattano sempre alla stessa ora, come se avesse il timer 🙂
Allora le mie figlie e le tue sono sullo stesso fuso orario: fanno uguale!
😀
Concordo con Costanza…anche da noi l’unica routine è la fatica interminabile di farlo vestire / “colazionare” / andare al nido al mattino e lavarlo e metterlo a letto la sera…capricci a non finire e tanto tempo sprecato ad essere nervosa e arrabbiata!!
Ecco… il tempo sprecato a essere nervosa e arrabbiata e proprio quello che ogni sera rimpiango di più…
[…] i due 10%: sto mettendo in discussione la mia agenda, quella che gradirei tanto omaggiare di una routine ma che continuano ad andare per i fatti loro, e sto seriamente considerando di internare la me che […]
[…] i due 10%: sto mettendo in discussione la mia agenda, quella che gradirei tanto omaggiare di una routine ma che continuano ad andare per i fatti loro, e sto seriamente considerando di internare la me che […]